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L’IMPORTANZA DELL’ALLENATORE IN SECONDA

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L'IMPORTANZA DELL'ALLENATORE IN SECONDA

La tua squadra sta giocando. E dalla panchina urli insieme al tuo mister. A soccorrerlo con la voce. Ché il boato del pubblico oscura le tue parole. Richiamando le posizioni. Ricordando tutto il lavoro fatto in settimana.

Perché in settimana ti aggiri per il campo d’allenamento stando attento che tutto sia a posto. Che tutto rappresenti un meccanismo perfetto. Che tutto funzioni come un orologio a cui tu dai la carica perché sopravviva all’usura. Tutto sotto la tua supervisione. Il benessere dei giocatori, l’impegno dei collaboratori, l’attenzione agli avversari.

E poi conosci tutti tu. In profondità. Dal magazziniere ai giocatori. E per tutti hai una parola buona. E talvolta ti tocca ricomporre i dissidi. Tra il mister e gli altri. Mediare perché tutto trovi il suo equilibrio.

Sono ormai tanti anni che segui il tuo mister. Sei la sua ombra ormai. Di lui conosci ogni idea. Ogni taciuta intenzione. E assecondi la sua visione e sai anticiparla. Un consigliere fidato. Tanto che ormai siete amici. Così che i discorsi passano dal calcio alla vita.

E insieme studiate gli avversari. Guardando i filmati. A ripassare i loro movimenti. Per individuare i punti deboli. Le falle. Per poi scegliere le mosse per sorprenderli. Lì sulla lavagnetta a spostare quei magneti. A creare triangoli immaginari.

Ora la partita sta terminando ma continui a dispensare consigli. A cercare la chiave per vincerla. Sempre al fianco. Così che ti sta stretto il titolo di vice. Tu sempre pronto a fare di un gruppo di uomini una squadra.

E mentre si avvicina la fine, pensi che forse, un giorno, sarai tu a guidare quella panchina.