Sei sempre lì. Tra difesa e centrocampo. A cucire il gioco. Come fa un buon sarto con la materia grezza. Da stoffa informe a vestito. Sempre pronto a cercare la posizione. Ad arrivare in soccorso al tuo compagno braccato dagli avversari. Ma tu hai il dono del farti vedere. Di mostrare agli altri il rifugio del pallone. Ché tra i tuoi piedi la palla trova una casa. Come un feto nel grembo materno.
E poi disegni il campo con i tuoi passaggi. A tracciare rette che si incrociano e creano figure geometriche. Una matematica applicata al pallone. E quando tutte le linee di passaggio sono bloccate, allora decidi di scatenare il tuo lungo lancio. A premiare una visione. Una intuizione che scommette sul movimento dell’attaccante.
Hai da sempre piedi buoni. Fin da piccolo il mister ha deciso di farti padrone del centrocampo. Ché oltre alla tecnica hai sempre avuto cervello. Tua è la responsabilità della creazione. Ché se la squadra non gira tua è la colpa. E da te parte tutto.